La Chiesa Aretina-Cortonese-Biturgense è in festa!
Domenica sera, l’Arcivescovo Riccardo Fontana ha ordinato sacerdote il nostro Chinonso Madu attraverso l’imposizione delle mani e la preghiera di consacrazione.
‘Sì, con l’aiuto di Dio, lo voglio.‘
Dopo la presentazione al popolo, Chinonso ha risposto ‘Si’, agli impegni presentati dall’Arcivescovo, promettendogli filiale rispetto ed obbedienza.
‘Vuoi essere sempre più strettamente unito a Cristo sommo sacerdote, che come vittima pura si è offerto al Padre per noi, consacrando te stesso a Dio insieme con lui per la salvezza di tutti gli uomini’.
Il popolo, poi, ha benedetto il novello eletto, chiedendo intercessione e protezione attraverso il canto delle Litanie dei Santi.
‘Ascolta, o Dio, la nostra preghiera: accompagna con il tuo paterno aiuto la nostra azione sacerdotale,
e santifica con la tua benedizione questo tuo figlio, che noi confidiamo di poterti offrire per l’esercizio del sacro ministero nella Chiesa.’
Dopodichè, l’Arcivescovo ha imposto le mani al nuovo sacerdote e dopo di lui, tutti i presbiteri presenti, tra cui l’Arcivescovo Fortunatus Nwachukwu, titolare della Diocesi di Acquaviva, dapprima Nunzio Apostolico ed adesso rappresentante della Santa Sede presso l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
‘DONA, PADRE ONNIPOTENTE, A QUESTO TUO FIGLIO LA DIGNITÀ DEL PRESBITERATO.
RINNOVA IN LUI L’EFFUSIONE DEL TUO SPIRITO DI SANTITÀ;
ADEMPIA FEDELMENTE, O SIGNORE, IL MINISTERO DEL SECONDO GRADO SACERDOTALE DA TE RICEVUTO E CON IL SUO ESEMPIO GUIDI TUTTI A UN’INTEGRA CONDOTTA DI VITA.’
Il rito prosegue con l’Unzione crismale e la Vestizione degli abiti sacerdotali.
Atto conclusivo, ma non meno importante, la consegna del pane e del vino e l’abbraccio di pace con il presbiterio:
‘Ricevi le offerte del popolo santo per il sacrificio eucaristico.
Renditi conto di ciò che farai, imita ciò che celebrerai, conferma la tua vita al mistero della croce di Cristo.’
Tu sarai profeta di salvezza, fino ai confini della terra, porterai la mia Parola, risplenderai della mia luce.
La mattina seguente, Don Chinonso ha presieduto la sua prima messa nella Cappella maggiore del Seminario Vescovile di Arezzo.
L’omelia, predicata dall’Arcivescovo Nwachukwu è stata un ‘inno al sacerdozio’:
‘Il termine ‘Pontifex’ deriva da ‘pontes facere’ ovvero ‘fare ponte’: il sacerdote non è altro che questo, fare ponte tra Dio e gli uomini! Questo ponte può permettere di salire e scendere e di non disturbare, nel mezzo, le varie persone che passano in attesa di conversione.’
‘Mio caro Don Chinonso, ti dono due codici che dovrai ricordarti sempre nella tua vita sacerdotale: 1199, 215:
- il primo: 1Re, 19, 9: ‘Là entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: “Che cosa fai qui, Elia?”‘
- il secondo: Ap 21, 5: ‘E Colui che sedeva sul trono disse: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”.
La vita sacerdotale, segna un nuovo inizio nella tua vita, caro Don Chinonso!
Che Dio ti doni fortezza, sapienza e rettitudine nel tuo nuovo ministero e la Madonna sia per te esempio di umiltà e servizio!