La comunità del Seminario di Arezzo ha avuto la gioia di ospitare mons. Marco Frisina, presbitero della diocesi di Roma, compositore e biblista che si trovava in città per il “Festival dello Spirito” organizzato dal Serra Club.
Mons. Marco Frisina ci ha raccontato il suo servizio come presbitero. La prima cosa da guardare nella testimonianza di mons. Frisina è la condivisione del dono ricevuto che si è svolto nella composizione e cura dei testi musicali per far pregare in una “corale” la comunità cristiana che si ritrova attorno al Signore. Il racconto della condivisione della vita di mons. Frisina si prolunga nel capitolo del rapporto personale con Giovanni Paolo II, con diversi episodi che raccontano una storia bella di fraternità non solo personale fra il papa polacco e il compositore, ma fra il pastore e la diocesi di Roma: in modo particolare il rapporto con il seminario maggiore romano e con i giovani. Un’altra cosa bella, che ci ha raccontato, sono i diversi viaggi per fare delle “catechesi” con i testi musicali che ha composto. Lui le chiama così, le rassegne a cui partecipa con il suo coro, perché non ama definire le sue performance come “concerti”. In tutto questo raccontarsi di mons. Frisina, facendoci vedere diverse immagini e video delle sue “catechesi musicate”, è venuta fuori anche la bellezza dell’incontro con le culture dei popoli che per lui sono stati spunti e “schemi guida” della composizione di alcuni testi musicali.
Terminiamo questa nostra condivisione, grati a Dio dell’occasione d’incontro con questo presbitero, proprio con una sua frase: “La musica è uno di quei doni di Dio che Egli ha riservato agli uomini; pur coinvolgendo tutta la creazione ha voluto che solo gli uomini ne facessero tesoro affinché potessero, attraverso di essa, comprendere il linguaggio misterioso dell’universo, quel linguaggio che parla di Dio e che canta in ogni cosa creata.”